Sai, anche i bambini hanno bisogno del loro tempo.
Ci vuole un tempo per vestirli e per farli mangiare.
Un tempo per ascoltare le loro paure e per farli addormentare.
Tempo per giocare e per camminare, e anche un tempo per salutarsi.
…
Riesci a ricordarti i tempi che avevi tu quando eri bambina?
Facciamo questo “gioco”…
Pronta?
Vai a prendere una tua foto di quando eri piccola, durante i tuoi primi anni vita.
Magari hai ancora qualche album con le fotografie stampate, o forse hai tutto nelle cartelle del computer.
Trovata?
Bene, ora guardala attentamente.
Prova a ritornare per un attimo quella bambina…
Immagina di essere in cucina seduta su un seggiolone; è l’ora della pappa.
Stai finalmente imparando a mangiare da sola con il cucchiaio, che bello!
<< Finalmente posso mangiare da sola, senza dover aspettare che mia mamma mi imbocchi, e posso decidere io la quantità da prendere, e quando fermarmi. È bellissimo, ho fame e posso nutrirmi da sola!
Ma all’improvviso mia mamma mi prende il cucchiaino di mano e inizia ad imboccarmi.
“No!”, ma perché mi ha strappato il cucchiaio di mano? Perché mi da tu da mangiare, non vedi che ormai sono grande? Che sono capace di farlo da sola?! Perché mi hai interrotto, mi piaceva mangiare da sola! Adesso non mangio più!
Sono proprio arrabbiata, perché io aveva appena imparato e tu hai bloccato questa mia grande conquista. Sono talmente arrabbiata che mi viene da piangere! Perché non lo posso fare io?
Perché lo devi fare tu, e di fretta? Io stavo andando così bene, anche se ero un po’ più lenta.
Alla fine, è da poco tempo che so masticare così, e poi mentre sto mangiando ci sono intorno tante cose belle ed interessanti, non posso che fermarmi un attimo ad osservarle.
Perché vuoi che io finisca in fretta? Perché lo vuoi fare tu al mio posto?
Perché non rispetti il mio tempo? >>
Questo direbbe quella bambina se già sapesse parlare bene.
I bambini hanno bisogno dei loro tempi, tempi che sono diversi da quelli dell’adulto.
Ci vuole un tempo per ascoltare e accogliere le sue paure…fermarsi e capire che ha paura proprio di quella mosca là, che si è avvicinata a lui, e che adesso è già andata via…
<<Dammi un po’ di tempo mamma, ascoltami! Sai che quella mosca (oppure buio/cane/persona/oggetto/acqua, e chi più ne ha ne metta!) mi ha fatto tanto paura?! >>
direbbe se solo sapesse esprimere così bene le sue paure.
Un tempo per giocare…
<< No mamma, daiii, non prendere tu i miei lego! Non costruire tu per me, lo faccio! Sono capace! Mi serve solo un po’ più di tempo, perché le mie abilità motorie non sono ancora così sviluppate come le tue!>>
direbbe quella bambina se sapesse cosa sono le abilità motorie.
Un tempo per camminare lentamente ed osservare...
<<Mamma aspetta! Non strattonarmi così! Le mie gambe sono più corte delle tue, non riesco ad andare veloce come te! E poi guarda qua… Che bel fiore! E quella cosa li, che cos’è?
Guardaaa un camion…che grande! Così grosso non lo avevo mai visto! È la mia prima volta… L’hai visto? No, aspetta… Voglio vedere cos’è, come fa… Che rumore fa? Di cosa è fatto…
E perché ha suonato il clacson? >>
ti direbbe quel bambino, se avesse nel suo vocabolario già tutte queste parole.
Ma quel bambino/a ancora non sa esprimersi così bene…spesso dice “no”.
E quel suo “no” significa che ha bisogno di più tempo…tempo per fare una determinata cosa o per guardare qualcosa che non aveva mai visto prima.
Tempo per giocare ancora un po’, perché si sta divertendo tanto e allo stesso tempo sta imparando.
Tempo per fare con calma perché le cose fatte di fretta lo scombussolano.
Il suo “no” è anche la rabbia…la rabbia che viene quando qualcuno ti mette fretta nel fare le cose.
Che viene quando qualcuno vuole fare qualcosa al mio posto, ma la voglio fare io!
Rabbia perché non sono stata capita…non hanno capito che ero triste o spaventata da una determinata cosa.
Anche io mi arrabbierei se mi tirassero il braccio per camminare più veloce, solo per arrivare in tempo in quel posto la, quando io più di così non posso andare veloce! E tu?
Anche io mi arrabbierei e piangerei, se quando sto imparando a mangiare con il cucchiaio qualcuno me lo strappasse via di mano per imboccarmi, solo per fare più in fretta o evitare che io mi sporchi! E tu?
<<Ma a me non interessa, io sono qua adesso, e sto mangiando.
Dammi il tempo, o almeno capisci perché mi sono arrabbiata e messa a piangere…
Perché io con le parole ancora non ci so fare bene, ma tu con la testa e con il cuore ci puoi arrivare!
Quindi fermati un attimo mamma, ascoltami, dammi il tempo che mi serve…
Magari partiamo prima da casa, se sai che io ci impiego 20 minuti a piedi, invece di te che ne impieghi 5.
Oppure organizza il tempo diversamente, se sai che io ci impiego tanto a mangiare.
Ma, per favore, rispetta i miei tempi…rispetta me!>>
Direbbe il tuo bambino
E tu?
Riesci a metterti nei panni di tuo figlio e vedere le cose dal suo punto di vista?
Sai cosa fa arrabbiare tuo figlio?
Sai rispettare i suoi tempi tenendo conto dell’età e della sua fase di sviluppo?
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1 pensiero su “Riesci a rispettare i tempi del tuo bambino?”