Sostegno alla genitorialità

Nei primi anni di vita del bambino ci si può scontrare quotidianamente con il difficile compito di essere genitori; si possono generare dubbipreoccupazioni e incertezze inerenti a come essere genitori, come educare al meglio il proprio figlio, come definire limiti e regole, come gestire le emozioni dei bambini, come farsi ascoltare… E si può accumulare molta rabbiatristezzadelusione stanchezzaA volte è davvero faticoso prendersi cura di un bambino, soprattutto quando sono piccolissimi e non si comprendono i loro naturali bisogni e la loro fisiologia. E lo diventa ancora di più quando non si è consapevoli di sé stessi e delle proprie modalità educative.

Nel mio lavoro accompagno i genitori che si trovano a vivere queste fatiche, e a superarle.

In che modo?

Lavorando sulla consapevolezza e sulle proprie risorse.


Cosa significa lavorare sulla consapevolezza?

Significa saper riconoscere i propri bisogni e sentimenti, le proprie emozioni e i pensieri, i limiti, le risorse e il proprio comportamento.

Infatti, se siamo consapevoli di noi stessi, del nostro modo di agire, di pensare e di funzionare; se sappiamo chi siamo, cosa vogliamo e dove vogliamo arrivare; i nostri punti di forza e di debolezza, allora potremo passare all’azione e agire nel modo migliore per noi e per la persona di cui ci prendiamo cura.

Nel lavoro con i genitori e gli educatori, diventare consapevoli significa anche acquisire maggiore consapevolezza rispetto alla fisiologia dello sviluppo del bambino, ai suoi bisogni, ai comportamenti messi in atto, alla propria modalità educativa, a come si è stati educati dai propri genitori, e rielaborare la propria esperienza come figlio per agire nel migliore dei modi come genitore o educatore.

Cosa significa lavorare sulle risorse della persona?

Significa ri-scoprire le proprie risorse emotive e cognitive, attraverso degli strumenti pratici, e potenziare le proprie risorse.

Attraverso le proprie risorse la persona è in grado di far fronte e superare un momento di confusione, difficoltà o malessere, e quindi raggiungere i propri obiettivi e ritrovare una situazione di benessere.

Perché c’è sempre una risorsa, anche se a volte è nascosta da qualche parte, li in mezzo ad errori, sbagli, imperfezioni, fatiche, rabbia, delusioni.

Ogni persona ha già dentro di sé quello che serve. A volte c’è bisogno semplicemente di qualcuno che ci accompagni per una parte del nostro percorso.

E…Si può sbagliare, si può essere insicuri, si può essere genitori ed educatori imperfetti! Io posso accogliere gli sbagli e le imperfezioni proprio perché, ogni giorno, come te combatto con questa fatica. Allora che ne dici…ti va di incominciare un viaggio? Guarda cosa possiamo fare insieme!


Credo che, se ci sono delle fatiche nella relazione quotidiana con i propri figli, o con i bambini di cui ci si prende cura, sia molto utile rimettersi in contatto con il proprio “bambino/a interiore”, “abbassarsi” per un momento, “sedersi per terra”, ascoltare e ascoltarsi e, perché no, sporcarsi un po’ le mani!

Più siamo in grado di entrare in contatto con la nostra “parte piccola”, e più saremo in grado di entrare in contatto con la “parte piccola” di nostro figlio, che è quella che vuole essere ascoltata e accettata per quello che è.

Per questo motivo durante il mio lavoro utilizzo molto spesso strumenti di tipo creativo, come per esempio il collage, le fotografie, il disegno, le immagini, e molti altri.

Spesso do anche dei piccoli compiti da fare a casa, tra un incontro e l’altro. No… nulla a che fare con i compiti della scuola; non c’è alcun voto, né giudizio e neanche interpretazioni. Sono compiti pratici di tipo creativo (come quelli descritti sopra) o cognitivo.

Utilizzo strumenti tangibili perché attraverso questi è più immediato riuscire a generare delle riflessioni e a “mettere un pensiero su” quello che si fa; perché l’azione favorisce il pensiero.

E quando siamo in grado di fermarci e fare un “pensiero su” quello che stiamo per fare, allora potremo agire nel modo migliore per noi e per la persona che ci sono accanto.

Attraverso questi compiti e attraverso i vari incontri si genera consapevolezza, si scoprono profondi significati e si potenziano le risorse.

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