Sostegno, benessere e crescita personale

Evitare il dolore per essere felici? NO!

Ho iniziato a leggere il libro “La trappola della felicità” di Russ Harris, e mi ha subito catturata!

Alla fine tutti vogliamo essere felici!

Ma se partissimo dal presupposto sbagliato?

Spesso siamo convinti che la felicità sia solo sentirsi bene, e provare emozioni positive.

Ma le emozioni, in quanto tali, sono di breve durata, vanno e vengono, fluiscono, sia quelle considerate positive sia quelle considerate negative; non è, quindi, possibile sentirsi sempre bene.

Ma a volte è proprio quello che speriamo quando esprimiamo un desiderio o soffiamo sulle candeline, o quello che auguriamo agli altri a Natale, compleanno, Capodanno, e ricorrenze varie.

Spero che tu sia felice… Che tu stia bene…e che la tua vita sia ricca di gioia e serenità.

E tutto il resto??

Non è realistico! Non è possibile

Se invece provassimo ad immaginare, anche solo per un minuto, che la felicità consiste invece nel vivere in modo ricco e significativo, allora saremmo più realistici, perché includeremmo anche le emozioni spiacevoli all’interno della “visione”, le quali fanno parte della vita.
Ed è proprio questo il punto di partenza del libro.

Non è possibile evitare il dolore…ma spesso facciamo di tutto pur di evitarlo.

Va a finire che persino quelle attività che potrebbero generare in noi piacere, alla fine, non riusciamo davvero ad apprezzarle, perché spesso le compiamo col solo fine di evitare le emozioni spiacevoli. 

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“è difficile godersi ciò che si fa mentre si cerca di sfuggire a qualcosa di minaccioso”

In questo modo non vivremo appieno quei momenti, e non staremo quindi vivendo una vita felice… Insomma, un circolo vizioso

Quindi cosa stiamo facendo? 
È soprattutto, perché lo stiamo facendo? 
Proviamo a domandarci: Cosa faccio io per evitare i miei dolori, la mia sofferenza? 

Mi distraggo? Evito dei posti, delle situazioni o delle persone? Rinuncio a qualcosa? Faccio shopping, mangio, bevo, guardo un film dietro l’altro… Discuto contro me stesso dicendomi che non dovrei sentirmi così? Che sono un fallito? Mi dico di stare calmo? Di reagire? Oppure reprimo tutto quanto e lo chiudo in un cassetto?

Più evitiamo le emozioni spiacevoli, la sofferenza e il dolore, e meno saremo felici.

Perché la felicità consiste nel vivere una vita piena e significativa, e tutti i momenti più significativi per l’uomo comprendono sia le emozioni piacevoli che quelle spiacevoli! 

Immaginiamo un matrimonio…le emozioni di paura, l’agitazione, l’ansia, il cambiamento che comporterà, ma anche la gioia, l’allegria, la festa, l’amore, la celebrazione, la soddisfazione…

Immaginiamo l’andare a vivere da soli, oppure una laurea, o anche il semplice osservare un tramonto sul mare…tutti questi momenti sono tutti carichi di emozioni, sia piacevoli che spiacevoli…

E ogni momento e situazione può essere vissuto in modo pieno, ricco e significativo. Ma se decidiamo di evitare la sofferenza, allora non ci godremo appieno quel momento, e alla fine neanche la vita.

Quindi come primo passo…

leggete il libro! Proseguendo la lettura si capirà come far fronte al dolore senza evitarlo, ma accettandolo come parte della vita. Ma questo è già un passo in più! 

 

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