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“Bravo! Complimenti!”: Ma i bambini piccoli la capiscono l’ironia?

Forse anche a te sarà capitato qualche volta, oppure hai assistito a scene come queste:

Tuo figlio ha, per l’ennesima volta, rovesciato il bicchiere con dentro l’acqua…
Oppure sta facendo una scenata per ottenere qualcosa da te, con tanto di lacrime e urla…
O forse ha fatto qualcosa che non doveva fare…

Ma tu, oggi, sei arrivata al limite, oggi proprio non ce la fai più, hai perso la pazienza e dici:

“Bravo! Complimenti! Continua cosi!”

Ma tuo figlio continua, imperterrito, a compiere la stessa cosa, continua con la scenata, continua a urlare, magari ride, e sembra non capire bene cosa tu gli stia chiedendo di fare. Insomma, non si è risolto nulla…

Sei davvero sicura che abbia compreso quello che gli stai dicendo?

Forse non sai che i bambini piccoli, in età prescolare, fanno fatica a comprendere l’ironia…

Questo perché l’ironia è un tipo di comunicazione complesso, dove a livello linguistico viene dato un determinato significato, ma dal punto di vista della relazione si vuole trasmettere il significato opposto.

Per poter capire davvero questo tipo di comunicazione devono essere già sviluppate le aree cerebrali coinvolte nella comprensione di questi processi, (insieme ad altre capacità) che, però, in età prescolare non sono ancora del tutto maturate.

Per cui è poco utile, quando si è presi dalla rabbia e con poca pazienza, dire “bravo!” ad un bambino piccolo, intendendo in realtà l’opposto.

La comunicazione ironica (come nella frase sopra citata) inizia ad essere compresa dai 6 anni circa (a seconda anche dell’esperienza e delle differenze di ogni singolo bambino) e col passare degli anni si affina sempre di più, nel bambino e poi nel ragazzo, la capacità di cogliere l’ironia.

Per cui, se vuoi far capire ad un bambino piccolo che ha sbagliato, o se vuoi fargli rispettare le regole, frasi di questo tipo non sono utili perché non vengono comprese.
Anzi, contribuiscono a creare confusione nel bambino che ancora non riesce a cogliere che dietro a quel “bravo!” in realtà il genitore gli sta dicendo “hai sbagliato, questa cosa non si deve fare, bisogna fare in questo modo, sono arrabbiata perché hai fatto questo…” ecc.

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Quindi, se il bambino in età prescolare non riesce a capire questo tipo di frasi, come si sentirà se noi le utilizzeremo?

Fai un piccolo esercizio, prova a metterti nei suoi panni.

Sei una piccola bambina di 3 anni…vorresti tanto restare ancora un po’ al parco a giocare, ma tua mamma ti dice che è ora di andare. Ma tu non vuoi tornare a casa, vuoi stare ancora li, perché ti stai divertendo davvero tanto. Allora provi a dirglielo con un tono più forte, così magari lei capisce…ma la mamma ti risponde “No!”, e allora tu ci provi e riprovi, fino a piangere, fino che alla fine senti questa frase, con un tono arrabbiato: “Brava! Continua così!”…

Come ti sentiresti, tu bambina?

Io mi sentirei soprattutto confusa, se mi sentissi dire “brava! Continua così!”, con un tono arrabbiato più che contento, e non riuscirei a capire cosa c’è che non va, e non saprei neanche come comportarmi.
E tu… Come ti sentiresti?
Confusa? Arrabbiata?

Forse, se stai iniziando a cogliere l’ironia anche umiliata e presa in giro…?

Fammelo sapere condividendolo nei commenti!

 

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