Ecco le 5 domande e luoghi comuni più frequenti sullo psicologo
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza!
1) Ma come, proprio tu che sei psicologo hai bisogno di andare da un altro psicologo?
Ebbene sì, anche noi psicologi possiamo a nostra volta andare da un altro psicologo; anzi, è caldamente consigliato in quanto in questa particolare professione si è contatto con le persone e si lavora attraverso la relazione. Per cui è importante conoscersi, essere consapevoli dei propri punti di forza e di debolezza, del proprio modo di funzionare, delle dinamiche che si vengono a creare durante la relazione, per poter aiutare al massimo delle nostre capacità altre persone. Inoltre, anche noi psicologi siamo umani e, come tutti, possiamo avere bisogno in alcuni momenti della nostra vita del sostegno di un altro professionista.
2) Sei psicologa? Quindi mi psicoanalizzi?
Questa è un’altra frequente domanda che mi sono sentita spesso fare. Si, sono psicologa ma no, non ti psicoanalizzo perché non sono una psicoanalista. Lo psicoanalista può essere uno psicologo (ma anche un medico) che ha svolto una specializzazione presso una scuola di psicoterapia di orientamento psicoanalitico. In ogni caso, occorre creare una relazione tra lo psicoanalista e l’utente, all’interno di un setting, per cui non basta aver visto una persona per strada, per pochi minuti, per poterla “analizzare”! Inoltre, la professione di psicologo non si esaurisce nell’ambito clinico; ci sono moltissimi ambiti di intervento, come per esempio lo psicologo nelle aziende, nelle scuole, lo psicologo che fa formazione, che si occupa di riabilitazione cognitiva, ecc.
3) Perché dovrei andare dallo psicologo? Invece di pagare “x” euro all’ora posso sfogarmi e chiedere consiglio a qualche mio amico, che mi conosce pure meglio!
L’amicizia è molto importante, ed è bello e sano avere al proprio fianco una rete di persone che ci stiano vicine e che condividano con noi momenti belli o brutti che siano. Ma il colloquio con uno psicologo è totalmente diverso; non è un amico e non offre consigli. Lo psicologo ha come obiettivo quello di favorire il benessere dell’individuo, dei gruppi e delle comunità e quindi di promuovere l’autonomia delle persone lavorando insieme a loro e non al posto loro. L’obiettivo è quello di aiutare la persona a compiere le proprie scelte in modo autonomo, in base a quello che è meglio per ogni specifico soggetto e non in base al punto di vista dello psicologo. Inoltre, diversamente da un amico, lo psicologo ha una serie di conoscenze teoriche e pratiche, che utilizza all’interno di un setting (luogo fisico ma anche mentale all’interno del quale si svolge il colloquio) che gli consentono di intervenire per aiutare e promuovere lo sviluppo delle persone.
4) Solo i pazzi vanno dallo psicologo, io non sono pazzo/matto!
Ormai è da anni che si cerca di sdoganare questo falso mito. Innanzitutto, chi è un “pazzo”? Sapresti darmi una definizione univoca, chiara e precisa di “pazzia”? E di “normalità”? Chi è “normale” e chi è “pazzo”? Spero, con queste domande, di avviare una riflessione in te rispetto all’uso di tali termini e al loro significato. Ora torniamo a questa frequente affermazione. Sarebbe, forse, meno sbagliato affermare che: “non avendo una psicopatologia non ho bisogno di andare dallo psicologo”; ma lo psicologo non si occupa solo di psicopatologia! Lo psicologo può essere utile a diverse tipologie di persone, come chi sta affrontando un particolare momento di difficoltà nella sua vita, per esempio a seguito di una separazione, oppure un lutto, problemi nell’ambito lavorativo, difficoltà a superare le fasi di transizione, o difficoltà a gestire i figli, ecc. Oppure da chi semplicemente vuole iniziare un percorso personale per imparare a conoscersi meglio e a diventare più consapevole di se stesso, dei propri comportamenti e delle proprie modalità di pensiero. Ancora, da chi percepisce una situazione di malessere indefinito e non sa dare un nome a quella sensazione o, invece, da chi soffre di patologie più gravi che vanno ad invalidare la persona in più ambiti della sua vita. Lo psicologo può essere utile anche a coloro che vogliono migliorare le loro abilità e competenze (esempio competenze comunicative, di ascolto, empatiche, ecc.) o sviluppare ulteriori abilità o chi ha difficoltà a relazionarsi con altre persone. E poi ci sono numerosi altri ambiti di intervento, dai disturbi specifici dell’apprendimento alla psicologia dell’emergenza, dallo psicologo nella selezione del personale, allo psicologo che lavora con gli sportivi, ecc…
5) Non ho bisogno dello psicologo, ci riesco da solo/solo i deboli vanno dallo psicologo!
Purtroppo, nella nostra cultura esiste ancora l’idea che chi chiede aiuto, e non riesce a risolvere qualcosa per conto suo, sia una persona debole; chi è più forte, invece, ce la fa da solo. Non c’è tempo, all’interno della nostra società, per “chiedere aiuto”, non ci si può fermare un attimo a pensare, o riflettere o prendersi un momento per essere tristi. Tutto va veloce, cambia, e noi dobbiamo essere in perfetta forma per stare dietro alle varie richieste quotidiane. Non c’è molto spazio per essere “umani”, cioè esseri che per loro natura sono fragili ed imperfetti. Perché si, ognuno ha le proprie fragilità e i propri limiti e, ogni tanto, può capitare che ci sia bisogno di andare dallo psicologo, perché questo ci permette di guardare con occhi diversi un problema, o una circostanza che crea difficoltà. Andare dallo psicologo non significa essere deboli ma essere consapevoli dei nostri limiti e delle nostre (umane) fragilità, ed essere coraggiosi e responsabili verso noi stessi, ed intraprendere un percorso per il nostro benessere.
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