Il tuo bambino/a è molto arrabbiato perché hai risposto “No” ad una sua richiesta; urla e strilla, e non c’è modo per farti ascoltare.
Piange, disperato, perché suo fratello/sorella gli ha preso un gioco dalle mani e viene da te urlando e piangendo a più non posso.
Stai per uscire per un impegno, lasciando tuo figlio con la baby-sitter o la nonna, ma lui è agitato e vuole stare con te, vuole ancora un altro bacio ma non gli basta mai, inizia a piangere e non vuole staccarsi da te.
Se stai leggendo questo articolo, probabilmente ti sarai ritrovata/o in una situazione simile a queste o, comunque, in una situazione in cui le emozioni del tuo bambino erano talmente intense che non riuscivi a farti ascoltare, a calmarlo o fargli spiegare che cosa gli è accaduto.

Che cosa succede?
Arrivano dei momenti di forte tensione e il tuo bambino piange, si arrabbia, urla, magari si butta anche a terra o lancia oggetti, e tu non sapendo come calmarlo finisci spesso ad urlare per sovrastare la sua voce, nel vano tentativo di farti ascoltare…ti arrabbi, perdi la pazienza e finisce che anche tu “esplodi emotivamente” e questo non fa che peggiorare la situazione, perché invece di spegnere “l’incendio emotivo” del tuo bambino ne accendi un altro…il tuo!

Spesso, l’unico modo con cui gli adulti riescono a mettere fine a queste situazioni è spaventando il bambino, magari minacciandolo di portargli via qualche gioco, oppure con una sberla o con delle urla molto forti.
Alla fine, dopo un po’ tuo figlio si calma… ma il giorno dopo, e a volte anche poche ore dopo, si ripresenta la stessa dinamica, e tuo figlio sembra non aver capito nulla di quello che gli hai spiegato.
Non capita, forse, anche a te di spiegare qualcosa al tuo bambino più e più volte, ma il giorno dopo si ripete lo stesso meccanismo?
Per cambiare questa dinamica ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione, e un articolo non basterebbe a descriverli tutti (ma non ti preoccupare perché ne farò altri)!
Allora oggi, in questo articolo, ti parlerò di uno di questi aspetti fondamentali da tenere in considerazione per iniziare a migliorare la situazione, e di uno strumento che ti può aiutare ad aiutare tuo figlio!
Quello che succede spesso, in una situazione come quelle descritte sopra, è che l’unico modo che il genitore trova per spegnere velocemente “l’incendio emotivo” del proprio bambino, è facendo la “voce grossa”, insomma, spaventandolo. Apparentemente sembra che sul momento lui capisca che si deve calmare, ma in realtà non ha imparato un modo per calmarsi e per diminuire l’intensità delle sue emozioni o l’agitazione motoria…il bambino così non impara a gestire le “fiamme”.

Cosa devi sapere?
I bambini imparano a regolare le loro emozioni dalle figure di riferimento che hanno intorno; primi fra tutti, i genitori. Ma se gli adulti intorno al bambino, invece di stare calmi accanto al proprio figlio, insegnandogli un modo per tranquillizzarsi e gestire quel “incendio emotivo”, si innervosiscono ed esplodono anch’essi in una “incendio emotivo”, allora il bambino non riuscirà ad imparare un modo funzionale per gestire le sue emozioni.
Per i bambini, infatti, è molto difficile controllare i propri comportamenti quando sono in preda a delle forti emozioni…Perché?
Perché sono ancora bambini!
Stanno imparando a vivere dalle esperienze che fanno, e non sono ancora ben sviluppate quelle aree del cervello che gli consentono di controllare i loro impulsi e regolare le loro emozioni.
E qui entri in gioco tu…
Tu sei il sostegno che gli permetterà di sviluppare quelle aree del cervello, perché lo sviluppo del cervello umano dipende moltissimo dall’influenza delle esperienze e dall’educazione che riceve.

Per questo il tuo bambino ha bisogno del supporto dei suoi genitori e degli altri adulti di riferimento che si occupano di lui, per trovare insieme delle buone modalità per gestire gli “incendi emotivi”.
Da solo non è ancora in grado di farlo, ha bisogno del tuo aiuto.
E ora arriviamo allo strumento che ti aiuterà ad aiutare tuo figlio in questi momenti.
Probabilmente vorresti uno strumento magico, che in un battito di ciglia faccia calmare il tuo bambino…
Ma questo strumento magico non esiste, o meglio….
Sei tu lo strumento magico che ha il potere di aiutare tuo figlio a calmarsi.
A volte, però, è difficile per noi adulti trovare dei modi alternativi, alle urla e alla rabbia, per aiutare i bambini a calmarsi.
Allora ho pensato ad uno strumento che ti può aiutare ad aiutare meglio tuo figlio (e quindi anche te!), e che sembra quasi magico!
Ma per funzionare bene devi essere accanto al tuo bambino e, devi essere in grado di gestire prima di tutto il tuo “incendio emotivo”.
Lo strumento è…

Il barattolo della calma
Forse ne ha già sentito parlare, magari dalle educatrici, dalle maestre della scuola materna o su qualche blog o Youtube.
Sostanzialmente, è un semplice barattolo con dentro acqua calda, colla glitter, brillantini e colorante.
Sembra quasi magico, perché vedere i brillantini che si muovono all’interno del barattolo ti ipnotizza.
Ma ora ti voglio spiegare perché ti può essere di aiuto questo strumento e come utilizzarlo.
Il barattolo della calma è uno strumento che può aiutare il bambino (ma non solo, anche noi adulti possiamo usarlo!) a calmarsi.
Quando usarlo?
Si può usare in tutte quelle situazioni in cui il bambino (indicativamente dai 2 anni in su) sperimenta agitazione motoria ed emozioni troppo intense (come rabbia, ansia, paura, tristezza, ma anche eccessiva gioia!), che non gli consentono di ascoltare le parole del genitore, di spiegare cosa è successo e di calmarsi.
Come funziona?
Portando l’attenzione sullo stimolo visivo dei brillantini che si muovono all’interno del barattolo la mente del bambino piano piano si calma.
È un meccanismo simile a quello usato nella mindfulness, una pratica che consiste nel portare l’attenzione in modo consapevole su qualcosa; solitamente è il proprio respiro oppure la posizione del proprio corpo; o ancora, le percezioni che riceviamo dai nostri sensi oppure un’azione che stiamo svolgendo. In questo modo ci si concentra pienamente su quell’attività, nel qui ed ora, senza giudicarsi e senza far divagare la mente.
Con i bambini si può utilizzare il barattolo della calma come mezzo per aiutarli a prestare attenzione ad un determinato stimolo e aiutarlo così a ritornare in uno stato di maggiore tranquillità.
Diventa più facile per loro se c’è uno strumento tangibile, che possono osservare e che per i suoi colori e movimenti sembra quasi magico!
Invitandoli a portare l’attenzione sul barattolo, si da loro il tempo necessario per calmarsi e si insegna anche un metodo per farlo.
Devi sapere, però, che non tutti i bambini si calmano con lo stesso metodo, ogni bambino è diverso, quindi dipende anche da qual è il canale preferenziale di tuo figlio per rilassarsi.
Non tutti i bambini si calmano attraverso il canale visivo, qualcuno prediligerà il canale uditivo, e per esempio si calmerà più facilmente ascoltando dei suoni oppure una canzone; altri, invece, prediligeranno il canale tattile…Non ti resta che provare!
Barattolo della calma come metafora della mente
In questo articolo ho scelto di parlare del barattolo della calma anche perché è una perfetta metafora del funzionamento della nostra mente quando è calma e quando è agitata.
Quando il barattolo è fermo, i brillantini sono fermi e depositati sul fondo, e tutto è tranquillo; quando invece agitiamo il barattolo i brillantini iniziano a fare su e giù e a vorticare all’interno, creando una situazione di agitazione e caos. Ma se appoggiamo il barattolo e gli diamo il tempo necessario, i brillantini piano piano si “calmano” e si fermano, ritornando così ad una situazione di tranquillità.
La nostra mente è come il liquido che c’è all’interno del barattolo.
Il barattolo è il nostro corpo.
E i brillantini rappresentano i nostri pensieri.
Quando ci sentiamo tanto arrabbiati, nervosi o in ansia, le nostri emozioni ci scuotono, proprio come la nostra mano scuote il barattolo; i nostri pensieri allora divagano all’interno della mente e non riusciamo ad ascoltare quello che ci dice qualcun altro, a capire o a spiegare quello che sta succedendo; le emozioni prendono il sopravvento anche sul nostro corpo, e noi non riusciamo a essere tranquilli.
Allora dobbiamo fermarci, darci un po’ di tempo e concentrarci su qualcosa (in questo caso sui brillantini che piano piano scendono) fino a quando la nostra mente e il nostro corpo non saranno tornati calmi.
Solo quando siamo calmi possiamo ascoltare e capire quello che ci dicono gli altri, dare spiegazioni chiare e trovare insieme delle soluzioni.
Come usarlo?
Più è piccolo il bambino è più va accompagnato in questo processo, che dall’agitazione lo porta alla calma e alla verbalizzazione delle sue emozioni, perché non ha ancora le competenze sufficienti per farlo da solo.
Poi piano piano imparerà ad utilizzare questo strumento in autonomia, e avrà imparato così un buon metodo per regolare le sue emozioni e calmarsi!
Come preparare il barattolo?
Su youtube e su vari blog ci sono diverse “ricette” per prepararlo.
Gli “ingredienti” fondamentali sono:

Il consiglio è quello di preparare il barattolo insieme al tuo bambino, e dopo averlo preparato spiegargli quando va usato.
Ora non ti resta che aspettare il prossimo “incendio emotivo” e provare!
Spero che ti sia utile, ma se dovessi accorgerti che le difficoltà sono per te ingestibili, puoi sempre chiedere aiuto ad un professionista e, se vuoi, contattami pure qui.
Veronica